lunedì 15 dicembre 2008
sabato 13 dicembre 2008
corso gratuito
Per informazioni ed iscrizioni :
info@colorificiocadorna.it
mercoledì 26 novembre 2008
orecchini per le feste
In un chiodo argento mettete 4 fiorellini swarovski di diverse dimensioni e poi un bicono 4 mm.. Con la pinza fate il tondino ed agganchiate il tutto su un orecchino. Fate lo stesso con il secondo e.......ecco fatto i nostri orecchini per le feste.
tante altre idee sul mio sito www.tantoperparlare.it
ciao a tutti ............. e Buone Feste.
venerdì 14 novembre 2008
paesaggio miniatura
mercoledì 29 ottobre 2008
pupazzo con scatole
La confezione contiene già le 3 scatole, le braccia, i guanti, la sciarpa, il cappello, il naso e i bottoni. Se invece vogliamo costruirli con della stoffa prendiamo esempio dal campione e prepariamoli.
Prendiamo la scatola più piccola e la coloriamo con un colore acrilico rosa carne (lasciamo a parte il coperchio che ci servirà per attaccare il cappello) una volta asciutta coloriamo leggermente di rosa più intenso quelle che saranno le guance, disegniamo gli occhi con un pennarello indelebile nero e passiamo il tutto con uno spray trasparente per fissare il colore. Ora incolliamo con della colla a caldo il naso e sulla parte inferiore la sciarpa. Prendiamo il coperchio, inseriamo intorno la prima parte del cappello ed incolliamolo con la colla a caldo, ora incolleremo sopra la fascia di lana per abbellirlo. Utilizziamo ora la seconda scatola, disegniamo sul davanti il vestito e coloriamo tutto intorno con il colore acrilico verde, mentre la parte davanti con il bianco.La stessa cosa deve essere fatta con il coperchio facendo attenzione che i colori combacino con la parte sotto. Quando il tutto è asciutto, con un pennarello indelebile facciamo i contorni del vestito e le cuciture. Attacchiamo ora i bottoni e come da foto con della colla a caldo. Posizioniamo le braccia sul bordo della scatola e incolliamo. Posizioniamo poi la cordicella dei guanti sotto il polsino, incolliamo il tutto. Decoriamo ora l'ultima scatola. Per prima cosa provvedo a dipingere sia la scatola che il coperchio di bianco mentre il bordo del coperchio di rosso, poi non essendoci nella confezione il decoro, mi sono procurata un tovagliolo da decoupage con greca, ho ritagliato il bordo, tolto i due veli del tovagliolo e incollato con la tecnica base del decoupage il bordo alla mia scatola, ho lasciato asciugare il tutto e poi con un pennellino e della malta liscia ho passato la parte bianca intorno al porcospino creando dei piccoli rilievi come se fosse neve (attenzione: non mettere la malta sul bordo alto della scatola in quanto poi non si chiuderebbe più). Passare il tutto con la vernice trasparente spray. Posizioniamo ora le tre scatole l'una sopra l'altra e otteniamo il ns. pupazzo di neve. Se vi è piaciuto potete trovare molti altri soggetti sul sito : www.colorificiocadorna.it alla voce ultimi arrivi.
lunedì 6 ottobre 2008
Mosaico - scelta del disegno
Vetro - Piatto decorato con decoglass liquido
- SUPPORTO IN VETRO O ALTRO MATERIALE
- PASTA PER CONTORNO (GLITTER , RILIEVO, METALLICO)
- COLORI DECO -GLASS TRASPARENTI LIQUIDI
- CARTA DA DECOUPAGE O CARTA DI RISO
- COLLA DA DECOUPAGE
- PENNELLI
REALIZZAZIONE
Realizzare piatti o altri oggetti con il Deco-Glass liquido vedrete che vi apparirà molto facile, perché questo prodotto essendo liquido e AUTOLIVELLANTE permette anche alle più inesperte di realizzare al meglio il lavoro senza lasciare imprecisioni ed inestetiche pennellate, che con i vecchi colori per vetro venivano più facilmente messe in risalto. La parte più complicata sta nel bordare il nostro disegno scelto, con la pasta per contorno; questa pasta non è altro che un tubetto con una punta, che va schiacciato bene partendo dal fondo, come se fosse il dentifricio, perchè se si schiaccia male, cioè se è schiacciato in alto, il tubetto si spacca e purtroppo va buttato. Un altro consiglio è quello di non comprimere la punta contro il nostro oggetto, perché cosi facendo impediremmo la fuoriuscita della pasta: quindi schiacciare bene il nostro tubetto tenendo leggermente sollevata la punta o inclinata da un lato.
Ora iniziamo il nostro lavoro : posizioniamo con scoch di carta il disegno che vogliamo ricalcare sotto al nostro supporto in vetro (se volessimo farlo su un supporto in legno, bisognerà procurarsi della carta carbone e ricalcare il disegno).
Con la pasta contorno si ripassano accuratamente tutti i bordi e si lascia asciugare bene, ci si può aiutare anche con l’asciuga capelli per accelerare i tempi. Fatto questo, con un pennello delle dimensioni consone al disegno si inizierà a riempire le parti con il colore liquido, più colore sarà messo più scura sarà la tonalità, meno colore sarà messo più chiaro sarà l’effetto finale, inoltre ulteriori sfumature le potrete ottenere miscelando i colori fra di loro come siete soliti fare. Assicurarsi di non lasciare spazi vuoti lungo i contorni. I pennelli si puliscono con ACQUA. Lasciare asciugare il colore per almeno due giorni per avere un’ottima tenuta anche in lavastoviglie, se fosse un oggetto da usare spesso è meglio fissare i colori nel forno di casa per 30 min. A 100^. Per rendere il lavoro più completo si può abbinare la decorazione con il DECO-GLASS, con la tecnica del Decoupage tradizionale, applicando carte decorate o tovagliolini come sfondi o semplicemente carte di riso di vari colori con l’usuale tecnica d’incollaggio. Un'altra alternativa è quella di utilizzare i Pizzi da decoupage per finire il lavoro.
Le foto vi mostrano alcuni esempi.
mercoledì 10 settembre 2008
lunedì 11 agosto 2008
Fondo screpolante su legno

MATERIALE:
vassoio o supporto in legno
carta vetrata
fondo opaco all’acqua
colori acrilici
fondo screpolante
carta o tovagliolo per decoupage
pennelli
colla per decoupage
vernice finale lucida o opaca all’acqua
PROCEDIMENTO:
Il primo passaggio fondamentale per evitare spiacevoli inconvenienti durante la lavorazione (ex. Il colore non si attacca o il fondo non screpola come dovrebbe..) è di ripulire da eventuali tracce di sporco o grasso il nostro oggetto, e lo si può fare con la CARTA VETRATA, avendo cura di grattare delicatamente tutta la superficie.
Il secondo passaggio, anch’esso fondamentale, è la preparazione del fondo con il FONDO OPACO ALL’ACQUA, questa è una vernice di colore bianco, leggermente densa, che isola il nostro legno cosi da impedire l’eccessivo assorbimento dei colori e dei prodotti che verranno successivamente applicati, limitando l’eccessivo spreco di colore e la sicura riuscita delle screpolature. Lo si applica con un pennello morbido o con una spugnetta, per ben 2 volte, lasciando asciugare bene fra una mano e l’altra il prodotto.
Ora siamo pronti per la realizzazione del nostro effetto screpolato: stendere uniformemente con un pennello o un tamponcino il colore acrilico scelto per la venatura, lasciare asciugare o aiutarsi con l’asciuga capelli. Stendere allo stesso modo il FONDO SCREPOLANTE sempre con un pennello morbido ( si consiglia di stendere il prodotto in verticale, tirandolo molto bene senza lasciare eccessi.) asciugare con l’asciuga capelli per circa un minuto accertandosi della completa asciugatura, passando una mano leggera sopra all’oggetto, dovrà risultare liscio e non appiccicoso.
Preparare in un piattino, il secondo colore che risulterà a lavoro finito il colore principale dello sfondo, SE IL COLORE SCELTO E’ UN COLORE SCURO preparare il colore acrilico mischiandolo molto bene con dell’acqua fino ad ottenere un composto abbastanza liquido, SE IL COLORE SCELTO invece E’ UN COLORE CHIARO E’ CONSIGLIABILE preparare in un piattino DEL FONDO OPACO miscelato al colore acrilico desiderato + un cucchiaino da caffè colmo d’acqua, mischiare molto bene i componenti fra loro, dopo di che passare all’applicazione con un tamponcino o una spugnetta morbida. NON RIPASSARE MAI SUL COLORE GIA’ TAMPONATO fermeremmo le screpolature che istantaneamente si staranno formando. Se ciò non accadesse provare ad aiutare la screpolatura con l’asciuga capelli.
Accertarsi della completa asciugatura dello screpolante prima di passare alla terza fase del nostro lavoro.
Il lavoro è quasi terminato, bisogna solo incollare il nostro soggetto di carta: la prima cosa da fare è bagnare sempre la carta in una ciotola di acqua, per aprirne i pori, al fine di non far comparire le fastidiosissime bolle d’aria. Girare al rovescio il soggetto e tamponare con dello scottex , applicare con un pennello la colla da decoupagé e procedere all’applicazione sul nostro soggetto di legno, che stiamo decorando, lisciandolo con le mani pulite o con un pennello asciutto.
Con una spugna morbida ( spugna di mare) pulire gli eventuali residui di colla, aspettare la completa asciugatura . Il lavoro è terminato dare solo due mani di vernice finale lucida o opaca all’acqua, per proteggerlo.
martedì 22 luglio 2008
ACQUERELLO
Iniziamo ora a parlare della pittura ad acquerello. una tecnica d'istinto e veloce, non scoraggiatevi alle prime difficoltà, bisogna provare molte volte e prendere le parti migliori del proprio disegno. Dobbiamo procurarci DELLA CARTA da acquerello piuttosto pesante, poi che al contatto con il pennello bagnato se la carta fosse leggera si incresperebbe. Ci sono in circolazione dei blocchi già predisposti che ci evitano anche di dover fissare i lati del nostro foglio per evitare che si deformino. I PENNELLI devono essere di diverse misure, abbastanza grandi, si consigliano quelli in pelo di martora e in sintetico nei numeri 10/12/14, oltre a dei pennelli da scrittura, quelli a manico lungo e con le setole molto allungate e fini, nelle misure 2 e 4 . Per quanto riguarda I COLORI, inizialmente ci procureremo una scatola di acquerelli professionali di quelle che troviamo in commercio, a questo aggiungiamo un tubetto di colore ad acquerello "indigo" molto usato al posto del nero, nelle sfumature. Se questa tecnica ci piacerà, potremo crearci una scatola personale che vedremo più avanti nei particolari. Per L'ACQUA, ci procuriamo una bottiglia di plastica che provvediamo a tagliare a 3/4. Naturalmente io non sono un pittore e voglio trasmettere la mia esperienza in questa tecnica, per cui molti passaggi potrebbero non seguire delle direttive tecniche insegnate sui libri. Inizialmente dipingeremo dei paesaggi, dove non è necessario mettere in evidenza i particolari. Dobbiamo prendere famigliarità con il disegno libero. Prendiamo un foglio, con un pennello grosso, ben bagnato, lo immergiamo molto bene nel colore giallo e rosso, e lo passiamo velocemente da destra verso sinistra sul nostro foglio nella parte alta . Facciamo più passate in modo da coprire un terzo del foglio. Lasciamo leggermente asciugare e poi facciamo una passata in modo non uniforme con un colore in contrasto (vedi foto illustrata).
Nello stesso modo coloriamo ora un altro terzo del foglio sotto a quello già dipinto con un colore azzurro miscelato con il colore indigo, per formare il lago. Ed infine coloriamo il restante foglio con un colore verde. Lasciamo ora asciugare prima di continuare il lavoro. Immergiamo ora il pennello nella tonalità marrone e partendo dal basso verso l'alto disegniamo un tronco, quando l'albero è in primo piano, il tronco esce dall'alto del nostro disegno, sempre con il pennello grosso disegniamo anche qualche ramo laterale, poi utilizzando il pennello fine a setola lunga, disegniamo utilizzando la punta come se spolverassimo con un piumino, dei piccoli rametti. Per terminare il disegno, utilizziamo delle sfumature di verde, rosso, marrone, e picchiettando il pennello formiamo del fogliame passando prima con del verde scuro, sfumando qua e la con del marrone e del rosso. I disegni ad acquerello non sempre sono perfetti in quanto in alcuni punti, ci possono essere delle imperfezioni, delle macchie, è per questo che ci creeremo uno "par spar tu "che appoggeremo sul nostro disegno per mettere in evidenza la parte migliore. Così facendo riusciremo a trovare la parte buona di ogni nostro lavoro. Una volta individuata possiamo ritagliare la parte da scartare e tenere quella buona. Bisogna fare molta pratica, per capire come utilizzare i colori. Qui di seguito troverai alcuni esempi di acquerello che ti aiuteranno a capire quello che ho descritto precedentemente. Ricordati che i pennelli vanno sempre lavati alla fine del lavoro con acqua e sapone e lasciati asciugare prima di ritirarli.
www.colorificiocadorna.it
domenica 20 luglio 2008
OROLOGIO TIFFANY
Per prima cosa prepariamo il tagliavetro, svitiamo il bulloncino e versiamo l'apposito olio lubrificante. Facciamo due copie del nostro disegno. Una ci servirà per tagliare i pezzetti di vetro, l'altra per seguire il disegno. Prendiamo la prima copia del disegno, che sarà formata da tanti piccoli pezzi, numeriamoli, ritagliamo uno dei pezzetti e appoggiamolo sul vetro posizionandolo in modo da sciupare meno vetro possibile e con il pennarello indelebile, disegniamo il contorno. Ora ritagliamo con il tagliavetro, se ci sono delle piccole sbavature non ci dobbiamo preoccupare, rigiriamo il pezzetto di vetro e battendo con il tagliavetro, picchiettiamo sul taglio, il nostro pezzetto si stacca dal resto del vetro. Accendiamo la mola (ricordiamoci che bisogna inserire l'acqua) e indossiamo gli occhiali di protezione. Appoggiamo il vetro da rifinire sulla griglia e lo premiamo contro la testina diamantata rotante. Così facendo il vetro viene levigato togliendo le sbavature e facendo sì che non tagli. Asciughiamo il pezzetto di vetro e lo appoggiamo sul ns. campione in cartoncino, se tutto va bene passiamo alla fase successiva, se fosse ancora grande, lo ridurremo levigandolo con la mola . Questo passaggio è possibile solo se la parte da levigare è poca, altrimenti dobbiamo correggere il taglio con il tagliavetro. Puliamo ora con dell'alcool tutti i contorni. Prendiamo il nastro di rame e appoggiamo al suo centro il vetro, lo passiamo su tutti i contorni, sovvrapponendo per alcuni millimetri il lembo di partenza, quindi tagliamo con le forbici. Ripiegare ed appiattire il nastro lungo tutti i bordi. Per farle aderire bene passare con un bastoncino di legno , lungo il tracciato su entrambi i lati. Questa operazione deve essere fatta molto bene, in quando se il nastro non aderisce bene al vetro, durante la saldatura si solleva e bisogan rifare il lavoro. Appoggiamo il nostro lavoro sul secondo disegno e verifichiamo che sia preciso. Ritagliamo ora un secondo pezzo e procediamo come il primo. Appoggiamo ora il primo al secondo pezzo e con il saldatore diamo dei piccoli punti di saldatura affinchè il lavoro stia unito assieme e non si muova. Per saldare, pennelliamo l'acqua salda sui punti di contatto dei vetri, e con il saldatore caldo nella mano destra e un bastoncino di stagno nella sinistra, appoggiamo leggermente lo stagno sulla punta del saldatore e lo appoggiamo sul nastro di rame, facciamo due o tre punti di saldatura in quanto la saldatura definitiva verrà eseguita alla fine del lavoro. Ci sono due correnti di pensiero diversi per quanto riguarda il taglio del vetro. Alcuni ritengono di provvedere a tagliare completamente tutti i pezzi che compongono il disegno e poi nastrarli e saldarli assieme. Altri invece (questo è anche il mio pensiero) tagliano man mano i pezzetti, li nastrano e li saldano, in quanto si ritiene che se ci fossero dei piccoli errori sono riparabili man mano che il lavoro viene eseguito. Proseguiamo ora al taglio, alla nastratura e alla saldatura di tutti i pezzi che compongono il disegno. Quando abbiamo finito, provvediamo alla saldatura completa. La saldatura della parte posteriore deve essere piatta, per cui depositiamo poco stagno su tutta la traccia e con il saldatore tenuto piatto, facciamo scorrere lo stagno liquido senza interromperlo. La parte anteriore invece deve essere bombata, depositare uniformemente lo stagno fino a rendere la linea di saldatura bombata, la punta del saldatore deve essere completamente appoggiata. Per ultimo provvediamo alla saldatura del perimetro, depositiamo piccole quantità di stagno distribuendolo in modo uniforme e bombato.
Finita la saldatura, con uno straccio pulire tutto il lavoro, appoggiamolo ora su un foglio di giornale e provvediamo con un pennello a passare la patina nera su tutta la saldatura. Lasciamo leggermente asciugare e poi passiamo una seconda mano. Il nostro lavoro è terminato, provvediamo alla lucidatura con del latte lucidante, strofiniamo molto bene in tutti i punti e poi ripassiamo con uno straccio pulito. Per teminare il nostro orologio, inseriamo il meccanismo e le lancette.
Abbiamo così fatto un piccolo lavoro con la tecnica tiffany, volendo si possono eseguire tanti altri lavori, degli specchi, delle vetrate e molto altro.................
venerdì 18 luglio 2008
LA TECNICA TIFFANY
-I VETRI - Solitamente io uso vetri opalescenti, hanno parecchie sfumature e sono diversi l'uno dall'altro. Bisogna valutare la qualità del vetro, non deve avere eccessive irregolarità, e deve avere delle belle sfumature. Fare molta attenzione nel trasporto delle lastre in quanto anche piccoli colpi possono poi trasformarsi in spaccature durante il taglio. Controlliamo inoltre che i vetri siano tutti dello stesso spessore.
- NASTRO ADESIVO IN RAME - E' un nastro adesivo particolare di diverse altezze in base al vetro che andiamo ad utilizzare.Può essere di diversi colori, il più usato è quello completamente in rame.
-STAGNO PER SALDATURA - Si presenta sotto forma di bacchettine e ci servirà per saldare insieme i diversi pezzetti di vetro.
- ACQUA SALDA - E' un liquido che permette allo stagno fuso di aderire al nastro di rame, di applica con un pennello.
- PATINA NERA - La patina serve per modificare la colorazione della superficie della saldatura creando una patina di colore nero.
- MOLA -Serve per molare ed arrotondare le imperfezioni del taglio, evitando inoltre che questo rimanga tagliente.
- TAGLIAVETRO - E' un attrezzo molto importante, per cui consigliamo di usare sempre il tipo professionale ad olio,pratico e maneggevole, ha un serbatoio trasparente per l'olio.
- SALDATORE PER TECNICA TIFFANY - Questo saldatore esercita un controllo costante della temperatura. Con la sua punta galvanizzata con angolazione a 45° dà ottime saldature di stagno su rame.
E' buona norma inoltre usare occhiali protettivi durante il taglio e la molatura del vetro, nonché maschera di protezione durante la saldatura per proteggere le vie respiratorie
Ci servirà inoltre carta, matita e pennarello indelebile.
Ora che ci siamo procurati tutti i materiali, iniziamo le esercitazioni del nostro lavoro.
Se non si è mai lavorato con il vetro, bisogna prima di passare al taglio del vetro opalescente, esercitarsi con dei semplici vetri da finestra, reperibili presso un vetraio (dei pezzi di scarto vanno bene) disegniamo prima su un pezzetto di vetro una riga diritta e proviamo con il tagliavetro a seguirla ( Il tagliavetro si usa tenendo la testina con la mano destra e spingendo poi con la sinistra tenendola più in alto) dobbiamo partire da una estremità ed arrivare dalla parte opposta senza fermarsi, giriamo poi il vetro dal lato opposto e picchiettiamo con l'estremità tonda del tagliavetro in prossimità del taglio, la lastra a questo punto si dividerà nel punto in cui avevamo tagliato. Riprovare più volte finchè ci sentiamo sicuri dei movimenti.
Ora proviamo sempre su lastre di vetro trasparenti, a fare delle righe curve, tipo onde, sempre da un lato all'altro del vetro, proviamo anche in questo caso a tagliare più volte.
Continuate ad esercitarvi, la prossima volta facciamo il lavoro sul serio ...............
giovedì 17 luglio 2008
Alberelli perline - ALBERO DI MELE

PERLINE – Occorrono delle perline di vetro ( circa gr. 150 colore verde misto ) con dimensioni le più omogenee possibili, è inutile fare questi lavori con perline di plastica, in quanto si scolorano e diventano brutte nel tempo ed inoltre il vetro ha il pregio di dare diversi riflessi.
FILO DI FERRO – Esistono in commercio diversi diametri, ci servirà quello mm.0,35 e mm.0,40 marrone.
MELE – Sono delle piccolissime mele gialle/rosse in plastica in vendita in alcuni colorifici, gran parte del materiale lo puoi trovare anche presso il mio sito http://www.colorificiocadorna.it/ ne servono circa 100
BACCHETTE DI FERRO – Bacchette di ferro comunemente usate dai fioristi.
GESSO – gesso in polvere kg. 1
VASO – vaso in terracotta basso diam. 20/25
MUSCHIO – muschio naturale usato solitamente per fare i presepi
SECCHIELLO O ALTRI OGGETTI ORNAMENTALI
Tecnica base per il rametto dell'albero
Nel filo di ferro marrone 0,35 infilare parecchie perline e lavorare come segue :
1 – lasciare una piccola quantità di filo (cm. 7/8) prendere 4 perline, trattenerle tra le dita della mano sinistra e girare con la destra il filo su se stesso in modo da ottenere un'ansa (piccolo cerchio)
2 – Lasciare la distanza di 1 cm. e fare un'altra ansa
3 – continuare a fare le anse fino ad ottenerne 12
4 – lasciare circa 50 cm. di filo e tagliare.
5 – Infilare ora nel filo tagliato la mela e continuare aggiungendo 9 anse per arrivare ad un totale di 21
6 – piegare a metà il filo tenendo come cima l'11 ansa, unire a 2 a 2 ed arrotolare.
Preparare nel seguente modo 90 rametti alternando la mela dopo 12 -13-14-15-16-17-18 anse.
Li avete preparati tutti ? ........iniziamo ora il montaggio..............
1- Prendiamo il filo di ferro marrone 0,40 ed una bacchetta di ferro, mettiamo in cima uno dei rametti preparati lasciando tra il finale del rametto e la cima della bacchetta circa 1 cm, ed attorcigliamo il filo di ferro, a spirale, coprendo sia la bacchetta che il filo finale del nostro rametto, continuare per 1 cm. Quando girate a spirale il filo, deve essere ben teso e molto unito, inizialmente vi sembrerà difficile, ma continuando piano piano, prederete dimestichezza e anche velocità. Inserite ora 1 rametto a destra e attorcigliate il filo per un cm., un rametto a sinistra e attorcigliate per 1 cm., proseguite con un altro rametto a destra e attorcigliate per 1 cm. e un altro rametto a sinistra e proseguiamo attorcigliando per circa cm. 3,5, tagliare il filo e mettere da parte-
Abbiamo così preparato un ramo con 1 rametto in cima, 2 a destra e 2 a sinistra.
Ne prepariamo nello stesso modo n. 5.
Quando abbiamo finito, con la stessa tecnica prepariamo un ramo con 1 rametto in cima, 3 a destra e 2 a sinistra alternati. Anche di questo prepariamo 5 rami-
L'ultimo passaggio, prevede 5 rami dove su ognuno mettiamo 1 ramo in cima 3 a destra e 3 a sinistra. Abbiamo ora 15 rami distinti con 3 ramificazioni.
Ora provvediamo alla parte finale del nostro lavoro. Teniamo separati i 3 gruppi di rami. Prendiamo il primo gruppo con 5 rametti.
Prendiamo il primo ramo, riprendiamo con il filo da dove era stato interrotto e attorcigliamo il filo ancora per 5/6 mm., prendiamo un secondo ramo, posizioniamolo a destra all'altro facendo coincidere i due finali del filo, ed attorcigliare su entrambi per 6/7 mm., proseguire mettendo un altro ramo a sinistra ed attorcigliamo tutti per 6/7 mm, ne mettiamo poi un altro dietro e attorcigliamo per 6/7 mm, poi un altro davanti e attorcigliamo per 6/7 mm. Ogni tanto al centro inserire degli stuzzicadenti di legno per ingrossare il tronco. Abbiamo così esaurito il primo gruppo di rami, proseguiamo ora, sempre con lo stesso metodo con il secondo gruppo con 6 rametti e poi ancora con il terzo gruppo di 7 rametti. Mettiamo sempre un ramo a destra, uno a sinistra, uno davanti e uno dietro. Terminati tutti i rami proseguiamo ad attorcigliare il filo per 10/12 cm. in base all'altezza che desideriamo.
Il nostro lavoro è quasi terminato.
Possiamo notare che dal fondo sporgono ancora dei fili di ferro non ricoperti, questi ci servano per fare la base del nostro albero. Li pieghiamo verso l'interno a raggi, tanto da creare un piedistallo piatto per il nostro albero. Prendiamo ora il nostro vaso e posizioniamo, senza aprire i rami, il nostro albero al centro, lo appoggiamo a dei libri o altro affinché rimanga in piedi da solo. Prepariamo ora il nostro gesso con l'acqua, deve avere la consistenza di una cioccolata, e lo versiamo nel vaso fino ad 3 mm. dal bordo, stando attenti a non sporcare il tronco. Dovrà essere lasciato in questa posizione per 12 ore. Possiamo abbellire ora il nostro albero di mele, mettendo del muschio intorno al tronco, dell'erbetta artificiale, un secchiello con una parte delle mele rimaste, le altre possono essere messe ai piedi dell'albero per figurare le mele cadute. Il muschio e l'erbetta possono esssere attaccate con della vinavil. Terminato l'abbellimento possiamo procedere all'apertura del nostro albero, si parte sempre dal basso proseguendo verso l'alto e dando una forma naturale ai rami.
Il nostro lavoro è finito... se ti è piaciuto, ti aspetto alla prossima .............
martedì 15 luglio 2008
UNA COLLANA SEMPLICE
Inseriamo in una estremità del cavetto uno schiaccino, facciamo passare il cavetto nel moschettone e rinfiliamo nello schiaccino formando un anello, con una pinza da bigiotteria, schiacciamo lo schiaccino per fermare il filo. Infiliamo ora all'estremità apposta, 3 perle in madreperla, un inframezzo, una perla acrilica, un
venerdì 11 luglio 2008
DECOUPAGE PITTORICO AMBIENTATO

Scegliere il soggetto da decorare e con della carta vetrata finissima, ripulire l’oggetto da eventuali tracce di sporco e grasso. Terminata questa operazione dare con un pennello o una spugnetta il Fondo Opaco all’acqua, in modo veloce e uniforme, per non permettere al nostro oggetto di assorbire in eccesso i colori acrilici che andremo ad utilizzare con la realizzazione del lavoro. Lasciare asciugare il fondo e procedere di conseguenza all’applicazione del ritaglio di carta o del tovagliolino ( il procedimento è quello descritto nel decoupage base) con l’uso della colla da decoupage e di pennelli morbidi a punta quadrata.
Completare il decoupage con semplici effetti pittorici, può conferire al nostro lavoro un aspetto più armonioso e originale, per questo motivo vi spiegheremo brevemente quei piccoli accorgimenti che faranno del vostro lavoro una piccola opera d’arte !!
RICOSTRUZIONI DI PARTI MANCANTI O DI SFONDI
Alcune volte quando si vanno a rappresentare prati, fiori, paesaggi.. capita di non riuscire a ricoprire con tutto il tovagliolino la superficie da decorare, niente paura!, con l’aiuto di colori acrilici e di pennelli tondi sottili e spugnette piccole, ricostruiremo passo a passo il tovagliolino.
La parte più difficile è trovare la tonalità giusta, per questo vi ricordo che il verde si forma con la combinazione del giallo primario + il blu primario , dovrete aver molta pazienza prima di poter capire le combinazioni fra i colori , ma soprattutto dovrete sperimentare e riprovare . Per chi questa fatica non la vuole proprio fare , nei colorifici si trovano ormai un sacco di sfumature già pronte! Nel nostro caso utilizzeremo del verde prato , scurendolo con del nero o schiarendolo con del bianco o giallo. per fare un prato con dei fili di erba , si parte spugnettando con un verde molto tenue la base del nostro oggetto da decorare, dopo di che con un pennellino tondo di media misura e del colore di una tonalità più scura , si disegnano con delle pennellate verso l’alto i primi fili di erba, essi devono essere irregolari , alcuni corti altri lunghi, verticali verso il cielo o curvati sul lato destro o sinistro. Questa operazione che con il passare del tempo vi risulterà molto più semplice va ripetuta ancora una volta con del colore verde più scuro, più tonalità si useranno più l’effetto ottico sarà veritiero. Vi ricordo che i prati non sono tutti verdi, nel caso ci sia un tramonto, le sfumature andranno dal color giallo oro fino ai bellissimi arancioni intensi, se si rappresenta una giornata uggiosa i colori saranno più portati verso i verdi marci e i grigi, attenzione quindi ad osservare ciò che vi sta intorno e a guardare il più possibile immagini e riviste che vi potranno dare delle idee molto originali.
La stessa cosa va fatta con il cielo, dove inizieremo con un colore tenue e sfumeremo poi con colori più scuri, metteremo anche delle nuvolette con una spugnetta e il colore bianco. con i colori inoltre bisognerà andare un po' sopra il tovagliolo per ottenere un colore uniforme ed evitare che si noti la differenza tra il colore del tovagliolo e quello dell'acrilico.
All'inizio bisognerà provare molte volte , ripetendo il tutto con sfumature diverse, ci si accorgerà che piano piano la pittura diventa più naturale e le sfumature sempre più brillanti.
Il trucco è osare, non dobbiamo fermarci al primo ostacolo, se un lavoro non ci piace, si può tranquillamente lavare il tutto e riprovare, tenendo buono il supporto.
Una volta terminato, se il lavoro è di nostro gradimento, concludiamo passando due mani di protettivo trasparente.
Se avete problemi o domante .......aspetto le vostre richieste
Se siete soddisfatti, Vi aspetto al prossimo blog........ciao
martedì 8 luglio 2008
LAVORAZIONE DEL VETRO
Se vuoi provare queste tecniche seguici nelle prossime lezioni ....
IL MOSAICO
Mosaico = Opera Paziente, degna delle muse.
La storia del mosaico sembra che abbia avuto origine nell’antico oriente, ma sono stati i Romani, coloro che svilupparono in grande questa tecnica di decorazione.
I Mosaici romani erano fatti usando pietre locali, vetro e materiali naturali, di colori molto accesi e contrastanti, che potevano essere reperiti nei luoghi comuni.
Con questa tecnica si decoravano pavimentazioni ma anche muri e pareti e con il passare del tempo , per un breve periodo , il mosaico sostituisce la pittura introducendo un nuovo modo di fare i ritratti, nascono cosi i Micro Mosaici più complessi e minuziosi che danno l’opportunità di dar forma, espressione e tridimensionalità al lavoro.
I più famosi rimangono in italia , i ritratti di Ravenna.
Successivamente dal ritratto si passa alla narrazione di storie e quindi il Mosaico compare anche nelle chiese con illustrazioni bibliche, dove tutt’oggi ne abbiamo ancora testimonianza.
lunedì 7 luglio 2008
LA SCOPERTA DEGLI ALBERELLI DI PERLINE
che hanno ricevuto anch'essi un grande successo.
Ora a distanza di 9 anni vorrei riproporre questa tecnica, avendo avuto in questi ultimi tempi , numerose richieste. Vi illustreremo le tecniche basi per imparare e creeremo insieme delle bellissime piante in miniatura. Chi fosse particolarmente interessata a questa tecnica può inviarmi la sua richiesta che verrà pubblicata ed esaudita.
Aspetto i vostri commenti.
domenica 6 luglio 2008
I COLORI E I LORO USI
E’ a seconda della quantità di luce riflessa che noi percepiamo il colore di tutti gli oggetti.
Come si è detto, la luce colpisce il nostro oggetto, se esso trattiene tutti i colori e di conseguenza NON ne RIFLETTE nessuno, noi vedremo il NERO, se al contrario l’oggetto rilascerà tutti i colori, l’insieme di tutti i colori formerà il fascio di luce bianca.
BIANCO e NERO sono il primo e l’ultimo colore della scala cromatica e sono i più importanti perché servono per schiarire o scurire gli altri colori .
A parte questi due casi particolari esistono 3 colori fondamentali che uniti insieme possono formare un’infinita gamma di colori.
Essi sono detti COLORI PRIMARI e sono: GIALLO ,ROSSO ,BLU
Questi 3 colori fondendosi insieme formano I COLORI SECONDARI:
VERDE ( blu+giallo) ARANCIO ( rosso+giallo) VIOLA ( blu+rosso)
Non è facile miscelare in modo corretto fra loro questi colori, e di conseguenza trovare la tonalità desiderata , ma per ciascuno bisogna fare delle prove e rispettare delle piccole regole di composizione :
Se si vogliono ottenere colorazioni chiare E’ SBAGLIATISSIMO cominciare con il colore più scuro e aggiungere il colore più chiaro, perché occorrerebbe la stessa quantità di colore chiaro o forse di più dello stesso colore scuro.
EX: VERDE CHIARO ---------) GIALLO + una punta di BLU
VERDE SCURO ----------) BLU + una punta di GIALLO
Se il colore necessita di essere ulteriormente schiarito LO SI PUO’ FARE con il BIANCO.
ATTENZIONE : NON MISCELARE MAI INSIEME COLORI SECONDARI FRA LORO
PERCHE’ SI OTTIENGONO SEMPRE COLORAZIONI SUL GRIGIO E I SUOI DERIVATI.
COMPOSIZIONE DI ALCUNI COLORI :
ALBICOCCA = bianco + arancio ( giallo+rosso)
ROSA ANTICO = bianco + rosso + una punta di giallo
GIALLO PAGLIERINO = bianco + ocra
VERDE ERBA = bianco + giallo + una punta di blu
IL MARRONE E L’OCRA si consiglia di comprarli già fatti in quanto la loro composizione è difficile e nella maggior parte dei casi non risulta mai brillante.
CREARE BIGIOTTERIA

Cercheremo di creare nuovi spunti, sia per le principianti che per le più esperte utilizzando vari materiali, dalle semplici perline, alle perle di fiume, alle pietre per finire poi con i cristalli swarovski-
Vi aspetto al prossimo appuntamento...............
DECOUPAGE BASE
OGGETTO : nuovo o usato non importa, di qualsiasi materiale;
CARTA O TOVAGLIOLINO DA DECOUPAGE con la figura prescelta;
COLLA ALL’ACQUA PER DECOUPAGE (meglio non utilizzare vinavil o altri collanti inappropriati per evitare facili rotture
PENNELLI SINTETICI ( di varie misure tondi , quadrati)
COLORI ACRILICI a base di acqua, consigliati: rosso, giallo,blu primari,bianco,verde prato,ocra,nero;
VERNICE FINALE ALL’ACQUA PER DECOUPAGE, protettiva lucida o opaca.
FONDO OPACO ALL'ACQUA fondo a base acrilica meglio conosciuto come “cementite all'acqua”.
SPUGNA va benissimo quella che si usa per lavare i piatti gialla/verde
Per chi si avvicina per la prima volta, tutti questi materiali sono reperibili in COLORIFICIO oppure direttamente su internet http://www.colorificiocadorna.it/.
Inizieremo spiegando il procedimento base che potrete provare prima di impegnarVi in lavori più complessi. Naturalmente i procedimenti subiranno delle piccole variazioni in base al supporto utilizzato, per cominciare consigliamo di provare su una superficie in legno, in quanto è la più semplice, più avanti tratteremo anche gli altri supporti in vetro, porcellana, e tele da disegno.
PROCEDIMENTI DI BASE :
Il primo passaggio fondamentale per cominciare un buon lavoro, è di ripulire bene la superficie da trattare, onde evitare sgradevoli inconvenienti durante la lavorazione:
se si lavora su superfici porose ( ex. Legno, biscotto, cartone, latta ecc.. ) è necessario
scartavetrare l’oggetto delicatamente senza solcare la superficie,
se invece l’oggetto NON E’ poroso, ( ex. Vetro, porcellana ecc..) si ripulisce semplicemente con alcool ( non utilizzare detersivi per piatti o altro, in quanto rilasciano una patina che potrebbe interferire con i colori acrilici).
Applicare il FONDO OPACO ALL’ACQUA: Questa pittura di fondo di colore bianco, grazie alle sue straordinarie doti di dilatazione e adesione ai supporti, permette una perfetta preparazione delle superfici che devono essere decorate. Può essere usata su numerose superfici quali : legno, muratura, pvc, vetroresina, latta, ecc….Non necessita di diluizione, ma se necessario, lo si può fare con acqua, asciuga al tatto in 30 minuti ed in profondità in 24 ore. Si stende molto facilmente con pennello o spugna e per una buona preparazione si consiglia di dare due mani a distanza di 10 minuti l’una dall’altra.
A questo punto dobbiamo decidere se utilizzare dei tovaglioli da decoupage, la carta o la
carta di riso in quanto i procedimenti sono diversi fra loro.
1) INCOLLAGGIO DELLA CARTA DA DECOUPAGE.
La carta da decoupage nonostante si trovi in commercio molto sottile, va bagnata in egual modo come le carte di spessore maggiore, in quanto se ne facilita l’adesione al supporto e si evita il formarsi di bolle d’aria; dopo averla ritagliata, si bagna per qualche minuto, poi si pone il nostro disegno sul tavolo con la parte colorata verso il basso e con uno scottex si tampona per eliminare l’eccesso di acqua, dopo di che si mette la colla e girandola con le mani si appoggia sul supporto. Si procede lisciandolo sempre con le mani o aiutandosi con un pennello asciutto e ben pulito. Ripulire con una spugna morbida ( Si consiglia la spugna di mare ) gli eventuali residui di colla.
INCOLLAGGIO DEL TOVAGLIOLINO DI CARTA.
Il tovagliolino di carta in quanto molto sottile non va assolutamente bagnato, la colla viene messa direttamente sul supporto ( evitate di eccedere con la quantità anzi state più scarsi): Solitamente il tovagliolo viene spezzettato sui contorni con le mani, si toglie i due veli bianchi tenendo solo quello colorato, si stende una leggerissima mano di colla sul supporto dove dovrà andare il tovagliolo, si appoggia il tovagliolo e lo si stende con le mani ben asciutte, successivamente con il pennello stendeteci sopra la colla con fare deciso in senso orario, partendo dal centro del vostro tovagliolo. Questa volta la colla non deve essere scarsa. Lasciare asciugare bene e poi rifinire con i colori acrilici, passando sopra i bordi che essendo spezzettati si confonderanno con la pittura.
INCOLLAGGIO DELLA CARTA DI RISO
La carta di riso è considerata la più semplice delle soluzioni in quanto non è fragile come il tovagliolo e neppure pesante come la carta, è una via di mezzo fra i due.
In base al lavoro che si vuole fare si decide se ritagliare il disegno oppure spezzettare i bordi con le mani. Una volta preparato il lavoro lo si appoggia senza colla sul supporto e con un pennello sintetico si inizia a mettere la colla direttamente sulla carta con movimenti decisi, partendo dal centro verso l'esterno in senso orario. Ricoprire in questo modo tutta la superficie del disegno. Lasciare asciugare bene e rifinire poi con i colori acrilici.
FINITURA TRASPARENTE Quando pensiamo di aver completamente finito il nostro
lavoro in decoupage si procede a proteggerlo al fine di poterlo in futuro maneggiare e ripulire a piacere secondo le proprie esigenze.
Lo si può fare con moltissimi prodotti, l’importante è che , se durante la lavorazione si usano colori e prodotti all’acqua, la finitura deve PER FORZA ESSERE ALL’ACQUA ( VERNICE ALL’ACQUA O EMULSIONE ALL’ACQUA), al contrario se si utilizzano prodotti all’alcool o a solvente la finitura deve essere al solvente, identificata come VERNICE FLATTING GEL.
In entrambi i casi sono vernici completamente trasparenti, che donano lucentezza ai colori e li fissano, ma soprattutto proteggono il nostro lavoro dall’usura del tempo, li possiamo trovare in versione lucida e satinata.
In questo articolo abbiamo descritto come lavorare un supporto a decoupage, nella maniera più semplice, più avanti se continuerete a seguirci tratteremo lavori con altre tecniche e più complesse.
L'ARTE DEL DECOUPAGE
La parola decoupage deriva dal francese “ Decouper “, che significa RITAGLIARE .
Ha origini molto lontane che risalgono addirittura al Medio Evo, quando strisce di carte acquerellate venivano incollate alle pareti come quadri e i monaci le usavano per decorare le famosissime miniature dorate; successivamente nel corso dei secoli, la tecnica del decoupage si è diffusa e affinata fino a conoscere la grande diffusione nel 800 in Inghilterra con la PRINT ROOM, dove le stanze dei ricchi signori dell’età Vittoriana, usavano decorare le pareti delle loro case, con stampe e cornici incollate sui muri.
Oggi questa tecnica è ritornata prepotentemente di moda, tanto da poterla riconsiderare come una vera e propria forma d’arte, alla portata di tutti, in cui tecnica e abilità permettono di ottenere da un oggetto incolore un piccolo capolavoro.